Casco per il quad e per la moto

I caschi con il tempo si sono evoluti in forma, finitura e tecnologie applicate. Oggi è facile trovare un casco da quad omologato per ogni esigenza. Considerando che è la parte più importante del nostro corpo, vale la pena prenderne uno come si deve e ogni tanto cambiarlo, la vita di un casco, infatti, non è eterna. Piccoli colpi, esposizione a temperature elevate e altri fattori rovinano il casco, che quindi perde le proprietà originali. Questi fattori esterni creano fessure interne e la conseguenza è il non perfetto lavoro in caso di impatto. Pertanto, devi essere consapevole della situazione del tuo casco, chiediti da quanto tempo ce l’hai e in che condizioni si trova.

Sono molti i dubbi che sorgono nel momento in cui bisogna prendere un casco per il quad, il mini quad o la moto. Ognuno ha le sue passioni, inutile ripetere da quale parte si schiera ilquad.com, i motivi sono vari e l’argomento è stato già affrontato. Tuttavia anche gli amanti della moto in questa pagina troveranno informazioni utili, che chiariranno gran parte dei dubbi. La sicurezza prima di tutto è uno dei principi sui quali si basa questo sito web e questa pagina ne è la prova.

Ultimo aggiornamento il 22 Settembre 2025 15:56

Tipologie di casco

Sono 4 le tipologie di casco per il quad e per la moto più comuni:

Integrali

Sono quelli che offrono la massima protezione, sono costituiti da un pezzo unico che proteggerà integralmente la testa, il volto e il mento. I caschi per l’off-road rientrano in questa tipologia, comunque sono diversi dai “comuni” integrali.

Jet

Si tratta di caschi aperti. La parte frontale del volto non sarà protetta, quindi il rischio è maggiore, però allo stesso tempo offrono altri vantaggi, come maggior ventilazione e maggior visibilità.

Modulari

Si può parlare di combinazione tra le 2 tipologie precedentemente citate. La mentoniera infatti è rimovibile, quindi in base alla situazione si può decidere se montarla o meno.

Adventure

Si tratta di una combinazione tra il casco integrale e quello per l’off-road.

 

Quale casco prendo?

Argomento molto importante, infatti in base alle diverse esigenze avremo bisogno di una tipologia di casco piuttosto che di un’altra.

Competizione

La scelta non può che essere il casco integrale, considerati i rischi che si corrono. L’ideale sarebbe un casco che combina sicurezza, leggerezza, aereodinamica, ventilazione e confort.

Off-road

La scelta ricade sul casco off-road con visiera. Si tratta di un casco con le stesse caratteristiche di quello per l’off-road “puro”, ma che incorpora una visiera per coloro che cercano più comfort e vogliono evitare protezioni particolari studiate per chi pratica puro off-road. Inoltre alcuni di loro hanno una seconda visiera oscurata per evitare il fastidioso bagliore nelle ore in cui è presente il sole.

Turismo/on-road

C’è bisogno di un casco che offre confort totale, un sistema di ventilazione avanzato e un ottimo isolamento degli interni, si tratta di caschi progettati per quegli utenti che percorrono lunghe distanze in quad. I caschi più popolari per questo tipo di utilizzo sono i modulari/jet, comunque ci sono anche integrali progettati per lunghe distanze.

 

Fattori da tenere in considerazione

Taglia

La misura ideale è quella ottenibile misurando il perimetro della testa sopra la fronte e le orecchie. È essenziale conoscere il numero in centimetri, perché non esiste univocità tra i fabbricanti e spesso le stesse dimensioni corrispondono a taglie differenti, considerando diversi fabbricanti.

Peso

Questo punto è essenziale, non hanno tutti lo stesso peso e, a seconda dell’utilizzo, è necessario averlo più o meno leggero. Attenzione: casco che pesa poco non significa che protegge poco.

Garanzia

Sempre più fabbricanti la includono. Naturalmente, non sono coperti danni causati dall’utente in seguito ad un incidente o un colpo, ma soltanto difetti di fabbrica.

Interni

L’imbottitura interna deve essere confortante e nella norma riguardo i valori ipoallergenici. Gli interni possono essere smontabili interamente o solo in parte. Il consiglio è di cercare un casco con gli interni completamente smontabili e lavabili.

Chiusura

Attualmente esistono tre sistemi di bloccaggio: micrometrico, a doppio anello e snap. Tutti e 3 sono sistemi validi, però a seconda dell’uso che si vuol fare del mezzo, conviene averne uno piuttosto che un altro. Ad esempio, in competizione è consentito solo il doppio anello, tuttavia per uscire con gli amici conviene il micrometro o lo snap.

Composizione

Si può parlare di micro-mondo in continuo miglioramento, i materiali più utilizzati sono la fibra di carbonio, la fibra di vetro e il policarbonato. L’unione dei primi due più il kevlar forma il tricomposito. Approfondiremo questo discorso in seguito.

Ricambi e complementi

È bene assicurarsi che ci siano ricambi per il casco, su tutti la visiera. Sono molto importanti anche le viti e complementi di questo tipo.

Borsa portacasco

Quasi tutti i caschi vengono distribuiti con una borsa e ne esistono diversi tipi. Dalla tipica copertura in feltro alle sofisticate borse ergonomiche, con tasche interne e maniglie.

Rifiniture

Molti caschi sono carenti sotto questo punto di vista: pezzi incollati in malo modo, vernice insufficiente, parti sovrapposte ad altre. Queste cose fanno la differenza, dato che a lungo termine i dettagli influiscono sulla vita del prodotto.

Materiali per gli elementi di fissaggio

Sono numerosi i materiali utilizzati per la fabbricazione degli elementi di fissaggio, quelli più utilizzati sono polietilene, plastica trasparente e alluminio. È meglio se sono in plastica e regolabili senza strumenti.

 

Come conservare il casco

Conservare il casco alla perfezione (o quasi) è una mossa intelligente, dato che così facendo la sua vita si allungherà e questo non può che essere un bene per il nostro portafoglio. Ci sono una serie di accortezze da prendere, alcune sono delle ovvietà, comunque è bene citare ogni cosa che può essere di aiuto.

Azioni non raccomandabili

• Lavarlo con acqua a pressione

• Lavare gli interni con acqua calda

• Riporre il casco sporco

• Utilizzare prodotti chimici per pulire la calotta esterna

• Togliere il fango graffiando la calotta esterna

• Riempirlo di adesivi

• Smontarlo se non c’è bisogno effettivo

• Trasportarlo senza una borsa

• Sedersi sul casco

• Ripararlo con trapano o altri utensili “pesanti” che possono influire sulla sua struttura

 

Azioni consigliate

• Lavarlo con una spugna umida e pulirlo delicatamente con molta pazienza

• Lavare gli interni manualmente e con acqua a meno di 30 °C

• Pulire il casco subito dopo l’uso

• Utilizzare sapone a pH neutro per gli interni

• Trasportarlo con una borsa adatta

• Lasciarlo sempre su una superficie piana e pulita

• Lasciarlo asciugare all’aperto

 

Materiali che costituiscono il casco

Passiamo ai materiali che costituiscono i caschi da quad e da moto. Possono essere raggruppati in due gruppi principali: quelli in fibra (viene utilizzata la fibra Kevlar, di carbonio e di vetro) e quelli in resina termoplastica. In linea di massima, il primo gruppo offre una maggiore leggerezza e qualità, per questo spesso non si può parlare di caschi per tutte le tasche, mentre nel secondo gruppo di solito troviamo caschi più abordabili.

Fibra di carbonio

La fabbricazione di questa fibra è molto complessa e richiede molto denaro, infatti è necessario mantenerla tra 1100 °C e 2500 °C in atmosfera di idrogeno per settimane e a volte mesi. La sua caratteristica principale è un’alta resistenza meccanica (torsione e resistenza agli urti), nonché un elevato grado di elasticità e leggerezza.

Fibra Kevlar

È una fibra abbastanza recente, la commercializzazione è iniziata alla metà degli anni 70, però senza molto successo. Poi c’è stato un continuo miglioramento del materiale e oggi, grazie alla sua elevata resistenza meccanica, è un punto di riferimento quando c’è bisogno di rigidità e resistenza. Attualmente ci sono due tipi di Kevlar, 29 e 49, questi ultimi sono i più utilizzati grazie alla possibilità di assemblamento mediante resine.

Fibra di vetro

Più di 2 mila anni fa, nell’antico Egitto, già si usava questo materiale, facile da creare e con un’eccellente capacità di modellamento. È composto da fili di vetro fuso che, una volta solidificati, danno alla luce un materiale molto flessibile. La flessibilità, infatti, è la caratteristica più rilevante di questa fibra.

Policarbonato

È il più utilizzato nei caschi di media gamma. È composto da polimeri che presentano gruppi funzionali legati da gruppi di carbonato, il tutto in una lunga catena molecolare. Grazie a questa composizione e alla sua densità (1,20 g / cm³) riesce ad assorbire molto bene l’impatto.

Tricomposito

Questo materiale è una miscela che combina le principali caratteristiche della fibra di carbonio, del kevlar e della fibra di vetro. Attualmente molti caschi vengono fabbricati con questo materiale, in quanto resistente e flessibile grazie al kevlar e alla fibra di vetro, e leggero grazie al carbonio.

 

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