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Molti pensano che è sufficiente controllare il livello per mettere l’anima in pace, nulla di più sbagliato dato che il liquido refrigerante/antigelo con il tempo e a causa degli elevati sbalzi di temperatura perde le sue proprietà. È conveniente evitare la corrosione del radiatore, delle parti metalliche e dei condotti in cui circola il fluido.
Cambiare il liquido di raffreddamento è un compito che di solito, i meno navigati, affidano a qualcun altro per paura di sbagliare. In questo articolo verrà trattato in modo approfondito l’argomento citato e cercheremo di far capire quanto sia facile sostituire il liquido refrigerante. Un compito che non richiede più di 20 minuti, è di una semplicità sorprendente e praticamente tutti possono farlo con risultati garantiti. Parleremo anche dei prodotti consigliati nella stagione calda, quando le temperature aumentano e il quad soffre di più.
Cos’è il liquido refrigerante/antigelo?
Non è altro che un composto acquoso con prodotti chimici a base di glicol etilenico e con additivi dalle proprietà anticorrosive. Grazie al glicol etilenico il punto di congelamento scende fino a circa -40 °C e allo stesso tempo il punto di ebollizione sale fino a circa 120 °C. I numeri citati sono approssimativi ed esistono diversi prodotti, quindi le performance sono diverse, comunque la cosa importante da capire è che ci sarà protezione sia nella stagione calda, quando si comporta da refrigerante, sia in quella fredda quando si comporta da antigelo. Su molte latte c’è la scritta “liquido permanente” e il motivo è questo, cioè si tratta di fluidi validi per tutto l’anno.
Come agisce
Entra in gioco ogni volta che il termostato segnala un surriscaldamento: si apre il circuito nel quale è contenuto, in modo che inizia a circolare raffreddando gli organi meccanici. Si eviteranno problemi seri, come la deformazione degli ingranaggi.
Anche nelle fredde giornate è necessario proteggere gli organi meccanici e in queste situazioni si comporta da antigelo, sprigionando il suo potere fluidificante.
L’ importanza degli additivi
Gli additivi sono importanti perché riducono la corrosività del prodotto. Dopo un lungo utilizzo, il glicol etilenico inizia a decomporsi e pertanto non svolge più il suo lavoro. La presenza degli additivi è importante in questa fase, perché per lo meno vengono limitati i danni fino a che anche loro iniziano a decomporsi. È bene controllare di tanto in tanto il colore del liquido: se diventa rossastro scuro, quasi marrone, significa che è ora di sostituirlo. Questo colore sta ad indicare la presenza di ruggine, il liquido ha perso le sue proprietà.
Perché non utilizzare l’acqua?
Qualcuno potrebbe chiedersi perché non utilizzare l’acqua e la risposta è che l’acqua nella stagione fredda si congela e ossiderebbe l’intero circuito di raffreddamento poiché è di metallo, con conseguente formazione della ruggine. Mentre nella stagione calda evaporerebbe, con conseguente perdita di liquido e formazione di vapore che potrebbe portare problemi. Da queste parole si può capire che l’acqua non può essere utilizzata perché non è adatta per questo lavoro.
Quanti tipi di refrigerante esistono e quale bisogna scegliere?
Ce ne sono di tantissimi tipi, sta a te decidere quale è il più adatto e a volte è la casa produttrice del mezzo a dare indicazioni riguardo quale usare.
Colorazioni dei refrigeranti/antigelo
Sono 3 quelle attualmente disponibili:
• Blu/verde oltremare. Sono liquidi presenti sul mercato da svariati anni e sembra che non saranno presenti ancora per molto. Contengono fosfati, sali e nitriti, tutte sostanze considerate dannose per l’ambiente e cancerogene. Sono molti quelli che stanno prendendo le distanze da prodotti di questo tipo.
• Rosso/arancione. Gli OAT, Organic Acid Technology, sono fluidi costituiti esclusivamente da sostanze organiche. Sono abbastanza recenti e consigliabili per coloro che “spingono”.
• Giallo/porpora. Questi sono i più recenti, adatti per i mezzi ad alta propulsione. Sono gli HOAT, ovvero Hybrid Organic Acid Technology.
È possibile mescolare più fluidi, però bisogna fare attenzione. Mai e poi mai miscelare un fluido blu con uno giallo o rosso, infatti la loro combinazione darebbe vita ad una sorta di gelatina che causerebbe non pochi problemi al circuito refrigerante. Invece mescolare un fluido rosso con uno giallo è possibile, però è importante fare attenzione alla percentuale dell’uno e dell’altro, altrimenti la miscela ottenuta non offrirà buone performance di antigelo/refrigerante. La miscela ideale dovrebbe essere composta dal 90% del fluido giallo (la tipologia più recente) e dal 10% di quello rosso.
Vengono utilizzati anche i coloranti che servono per rilevare se ci sono perdite, infatti se i liquidi refrigeranti fossero trasparenti, sarebbe molto complicato rilevarle.
In base alla quantità di glicol presente, il prodotto sopporterà temperature rigide differenti, cioè maggiore percentuale di glicol significa maggiore resistenza alle basse temperature, quindi il liquido si congelerà più difficilmente. Questo chiaramente è un bene, però il prodotto sarà più caro.
Nella stagione calda è meglio utilizzarne uno che sia 100% refrigerante, o diluito con acqua?
Bisogna innanzitutto dire che la percentuale di acqua può variare, una percentuale piuttosto che un’altra non è la stessa cosa. A seguire ci sarà un discorso generico, grazie al quale si potranno tirare fuori delle conclusioni.
Nella stagione calda il mezzo si surriscalda molto di più e più in fretta rispetto alla stagione fredda e l’acqua inizia a bollire a 100 gradi, quindi se ci fosse una percentuale di acqua inizierebbe ad evaporare a questa temperatura. La conseguenza inevitabile è la perdita di liquido, inoltre potrebbero sorgere altri problemi causati dal contatto del vapore sprigionato con parti delicate, che non hanno buona resistenza al vapore. Uno dei rischi è la corrosione di queste parti.
Quindi per la stagione calda è meglio utilizzare un liquido costituito al 100% da refrigerante.
Come si cambia il liquido refrigerante?
Materiali necessari: il liquido (ovviamente) e un recipiente. È doveroso dire che il vecchio liquido non può essere gettato ovunque, ma in un punto di raccolta, dato che è contaminante, quindi dannoso per la natura.
La prima cosa da fare è accedere al radiatore, se c’è la carena bisogna toglierla in modo che rimanga scoperto. Una volta visibile è impossibile non notare un tappo e un tubo nella parte inferiore (è inconfondibile).
Come svuotare il liquido vecchio
È di fondamentale importanza assicurarsi che il mezzo sia freddo, altrimenti le conseguenze potrebbero essere serie. È sufficiente toccare le lamine o i tubi del radiatore per rendersene conto.
Adesso bisogna aprire il tappo, allentare il tubo (questo lavoro può variare da mezzo a mezzo) e lasciare che tutto il vecchio liquido fuoriesca. Di solito ci vuole poco tempo, dato che il liquido di raffreddamento fuoriesce a getto. Chiaramente utilizzeremo il recipiente anteriormente citato per raccogliere il liquido, altrimenti andrà a finire sul pavimento del garage.
Quando il liquido è finito, è meglio accendere il mezzo e dare qualche sgasata (leggera) in modo che venga espulso il liquido rimasto nei canali.
Pulizia del circuito
Giunti a questo punto possiamo approfittare della situazione per pulire il circuito a fondo, soprattutto se il vecchio liquido non era in buono stato. Comunque se non te la senti non farlo. Per questo lavoro esistono prodotti specifici e un altrettanto valido sistema “casareccio”, basato su una miscela di acqua e bicarbonato.
Bisogna ricollegare il tubo allentato in precedenza ed inserire la sopracitata miscela di acqua e bicarbonato, lasciamo agire per mezz’ora, poi scolleghiamo nuovamente il tubo per far fuoriuscire la miscela, che andremo a raccogliere nel solito recipiente.
Inserimento del liquido
Finalmente è ora di inserire il liquido refrigerante, ricolleghiamo il solito tubo, inseriamo il liquido fino a che raggiunge il giusto livello (tra il max e il minimo), accendiamo il mezzo e diamo gas con leggerezza senza chiudere il tappo. Così facendo fuoriesce l’aria che potrebbe essere entrata nel circuito, se c’è si vedranno delle bolle. Nel momento in cui le bolle scompaiono si può chiudere il tappo e dare per terminato questo lavoretto.
Attenzione: il livello del liquido di raffreddamento è meglio misurarlo quando il mezzo è freddo, altrimenti c’è la possibilità di bruciarsi dato che è sotto pressione ed uscirà con forza.